Un’infrastruttura da 10 miliardi di dollari che sarà terminata entro il 2030/2035, con il sub-continente indiano al centro di un abbraccio mondiale che parte dalla costa orientale degli stati Uniti e arriva a quella occidentale. Cresce lo strapotere delle Big Tech nel settore dei cavi internet sottomarini.
L’infrastruttura soprannominata “W”, con cui Meta abbraccerà il mondo
L’india, con un miliardo di utenti iscritti su Facebook, Instagram e WhatsApp, è il principale mercato del Gruppo Meta. Presto tutte queste persone sfrutteranno in maniera crescente le tante soluzioni di intelligenza artificiale (AI) disponibili oggi, tra cui quelle sviluppate da gigante tecnologico guidato da Mark Zuckerberg.
Ne consegue che una crescente necessità di investimenti in data center e tecnologie per accrescere l’offerta di connettività, tra cui le infrastrutture strategiche, come i cavi sottomarini.
Un dominio che impone grandi sfide geopolitiche e di sicurezza, perché guardando all’India è chiaro che i principali problemi arrivano dal Mar Rosso a Occidente e il Mar cinese meridionale a Oriente. Due criticità di non facile risoluzione, che richiederanno tempo e molte risorse.
Questo nonostante l’infrastruttura 2Africa, un sistema di cavi progettato per fornire connettività su scala internazionale senza soluzione di continuità a circa tre miliardi di persone, il 36% della popolazione globale, attraverso tre continenti: Africa, Europa e Asia.
Il nuovo progetto di Meta di cui molto si parla negli ultimi tempi è stato soprannominato “W”, per via della forma che dovrebbe assumere l’infrastruttura in questione, che dovrebbe raggiungere i 40 mila km di lunghezza per una decina di miliardi di dollari di investimenti nei prossimi 5-10 anni.
Un super sistema di cavi che potrebbe arrivare ad abbracciare il mondo intero, con partenza dalla costa orientale degli Stati Uniti e approdi intermedi in Australia, India e Sud Africa, per poi approdare in ritorno alla costa occidentale degli Stati Uniti.